DAI GRESY AGRITURISMO
RISTRUTTURAZIONE
L’agriturismo Dai Gresy sorge sulla cima del Monte Aribaldo a Treiso, immerso nella splendida cornice delle colline del Barbaresco.
Si tratta di un antico casale di famiglia completamente ristrutturato e adibito ad agriturismo con spa, piscina esterna e camere affacciate sul panoramico territorio delle Langhe piemontesi.
L’intera ristrutturazione è stata seguita dall'Architetto Elena Bellincioni con cui Gebram ha collaborato per realizzare su misura la zona del bar.
RESTYLING BAR
Il bar si trova al piano terra, a vista nella sala “lounge” dell’agriturismo e in prossimità del locale cucine.
Entrando nella sala il colpo d’occhio principale è dato dall’ottone trattato in laboratorio per conferirgli un aspetto più “vissuto” ed utilizzato per rivestire la bancalina, lo zoccolo e la bottigliera a gradoni. La bancalina in particolare è stata realizzata in due pezzi perfettamente sagomati e giuntati attorno al pilastro esistente ed è stata arrotondata agli angoli per ingentilirne l’aspetto.
Lungo tutta la struttura della bancalina, sia all’esterno che all’interno, sono state incassate due strisce led di cui quella interna lato operatore è particolarmente utile ad illuminare i piani di lavoro.
La necessità era quella di avere una zona piuttosto flessibile alle possibili richieste di un ospite d’albergo durante le diverse ore del giorno.
Ecco perché la bancalina ha una profondità di 45 cm, superiore ad una canonica bancalina da bar, ma necessaria non solo al servizio di un bicchiere di vino o di un caffè, ma anche e soprattutto all’appoggio ed esposizione del buffet della colazione durante la mattina.
Il bar si divide in due zone separate da una parete in arredo, ossia realizzata non in muratura ma in legno che è stato successivamente anche carteggiato per poterlo verniciare sul posto dello stesso colore delle pareti.
Nella parte anteriore della parete, verso la sala, si sviluppano il banco e il retrobanco dedicati al servizio diretto al pubblico. Nel retrobanco, lasciate a vista al cliente, sono state incassate tre cantine Miele a doppia temperatura che conservano al fresco le bottiglie di vino. La bottigliera a gradoni soprastante nasconde al livello più alto una griglia che permette alle vetrine refrigerate di ventilare.
Al di sopra della bottigliera, sulla parete in arredo, è stata fissata una struttura leggermente inclinata che ospita uno specchio “anticato”, cioè realizzato con una finitura opaca e volutamente macchiata.
Il piano di lavoro in acciaio inox è stato realizzato in un pezzo unico a “elle” con saldati il lavello e le alzatine (cioè le parti verticali del piano che si uniscono alla bancalina).
La lavorazione della saldatura permette di eliminare le giunte che, essendo punti in cui si incontrano due pezzi separati, sono sempre dei punti deboli, soprattutto in un bar, perché qui si infila facilmente lo sporco o si infiltra l’acqua dei lavandini.
Sul retro della parete in arredo è stata invece creata una zona di servizio con un tavolo in acciaio inox predisposto per alloggiare le attrezzature necessarie: lavabicchieri, fabbricatore ghiaccio e macchina del caffè.
Anche qui il piano è stato realizzato a “elle” in un pezzo unico.
La macchina del caffè è stata posizionata su una struttura appositamente realizzata con un cassetto battifondi per il caffè e un cassetto neutro. Al di sopra della macchina del caffè e del lavello, fissate alla parete in arredo, sono state posizionate due mensole, di cui quella inferiore, illuminata da un led incassato, ospita dei reggicalici in corrispondenza del lavello e del suo invaso (il ribassamento necessario ad appoggiare il cesto della lavabicchieri senza che sgoccioli in giro).
Arrivando dalla reception questa zona di servizio risulta schermata da una parete in vetro retinato appoggiata alla bancalina in ottone e fissata a soffitto e tra pilastro e parete tramite un telaio in ottone che ha la stessa finitura della bancalina.
Tutto il bancone è stato rivestito all’esterno con dei pannelli di legno di abete scavati a creare un motivo “grissinato” e preparati per essere verniciati sul posto di un blu petrolio, che crea un interessante contrasto con la finitura dell’ottone dello zoccolo e bancalina.
In corrispondenza della zona di servizio la pannellatura in abete nasconde un mobile contenitore chiuso da quattro antine integrate nel motivo grissinato del frontale.
L’agriturismo Dai Gresy sorge sulla cima del Monte Aribaldo a Treiso, immerso nella splendida cornice delle colline del Barbaresco.
Si tratta di un antico casale di famiglia completamente ristrutturato e adibito ad agriturismo con spa, piscina esterna e camere affacciate sul panoramico territorio delle Langhe piemontesi.
L’intera ristrutturazione è stata seguita dall'Architetto Elena Bellincioni con cui Gebram ha collaborato per realizzare su misura la zona del bar.
RESTYLING BAR
Il bar si trova al piano terra, a vista nella sala “lounge” dell’agriturismo e in prossimità del locale cucine.
Entrando nella sala il colpo d’occhio principale è dato dall’ottone trattato in laboratorio per conferirgli un aspetto più “vissuto” ed utilizzato per rivestire la bancalina, lo zoccolo e la bottigliera a gradoni. La bancalina in particolare è stata realizzata in due pezzi perfettamente sagomati e giuntati attorno al pilastro esistente ed è stata arrotondata agli angoli per ingentilirne l’aspetto.
Lungo tutta la struttura della bancalina, sia all’esterno che all’interno, sono state incassate due strisce led di cui quella interna lato operatore è particolarmente utile ad illuminare i piani di lavoro.
La necessità era quella di avere una zona piuttosto flessibile alle possibili richieste di un ospite d’albergo durante le diverse ore del giorno.
Ecco perché la bancalina ha una profondità di 45 cm, superiore ad una canonica bancalina da bar, ma necessaria non solo al servizio di un bicchiere di vino o di un caffè, ma anche e soprattutto all’appoggio ed esposizione del buffet della colazione durante la mattina.
Il bar si divide in due zone separate da una parete in arredo, ossia realizzata non in muratura ma in legno che è stato successivamente anche carteggiato per poterlo verniciare sul posto dello stesso colore delle pareti.
Nella parte anteriore della parete, verso la sala, si sviluppano il banco e il retrobanco dedicati al servizio diretto al pubblico. Nel retrobanco, lasciate a vista al cliente, sono state incassate tre cantine Miele a doppia temperatura che conservano al fresco le bottiglie di vino. La bottigliera a gradoni soprastante nasconde al livello più alto una griglia che permette alle vetrine refrigerate di ventilare.
Al di sopra della bottigliera, sulla parete in arredo, è stata fissata una struttura leggermente inclinata che ospita uno specchio “anticato”, cioè realizzato con una finitura opaca e volutamente macchiata.
Il piano di lavoro in acciaio inox è stato realizzato in un pezzo unico a “elle” con saldati il lavello e le alzatine (cioè le parti verticali del piano che si uniscono alla bancalina).
La lavorazione della saldatura permette di eliminare le giunte che, essendo punti in cui si incontrano due pezzi separati, sono sempre dei punti deboli, soprattutto in un bar, perché qui si infila facilmente lo sporco o si infiltra l’acqua dei lavandini.
Sul retro della parete in arredo è stata invece creata una zona di servizio con un tavolo in acciaio inox predisposto per alloggiare le attrezzature necessarie: lavabicchieri, fabbricatore ghiaccio e macchina del caffè.
Anche qui il piano è stato realizzato a “elle” in un pezzo unico.
La macchina del caffè è stata posizionata su una struttura appositamente realizzata con un cassetto battifondi per il caffè e un cassetto neutro. Al di sopra della macchina del caffè e del lavello, fissate alla parete in arredo, sono state posizionate due mensole, di cui quella inferiore, illuminata da un led incassato, ospita dei reggicalici in corrispondenza del lavello e del suo invaso (il ribassamento necessario ad appoggiare il cesto della lavabicchieri senza che sgoccioli in giro).
Arrivando dalla reception questa zona di servizio risulta schermata da una parete in vetro retinato appoggiata alla bancalina in ottone e fissata a soffitto e tra pilastro e parete tramite un telaio in ottone che ha la stessa finitura della bancalina.
Tutto il bancone è stato rivestito all’esterno con dei pannelli di legno di abete scavati a creare un motivo “grissinato” e preparati per essere verniciati sul posto di un blu petrolio, che crea un interessante contrasto con la finitura dell’ottone dello zoccolo e bancalina.
In corrispondenza della zona di servizio la pannellatura in abete nasconde un mobile contenitore chiuso da quattro antine integrate nel motivo grissinato del frontale.
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